L'euribor, la Cassazione, le banche

E' possibile richiedere alle banche il rimborso di una parte degli interessi pagati sui mutui a tassi variabile negli anni 2005/2008... ma occorre valutare bene tutti gli scenari. 

In questi giorni sulla stampa si sta facendo spazio la notizia che una sentenza della Corte di Cassazione ha confermato che l’utilizzo del parametro Euribor nei mutui, limitatamente agli anni 2005/2008 è illegittimo, perché alcuni pronunciamenti degli organi europei hanno accertato che in quegli anni l’Euribor era palesemente manipolato dal sistema bancario a discapito degli utenti.

Ancora una volta il contenzioso bancario ha reso inevitabile l’intervento della Corte di Cassazione per dipanare un problema tecnico e per infrangere il muro di resistenza della banche, mai dome ad ammettere comportamenti palesemente illegittimi e vessatori.

Tale contestazione da oltre un decennio era già stata proposta nei giudizi contro le banche ma i Tribunali italiani, tranne pochissime eccezioni, hanno sempre snobbato l'eccezione.  Adesso, con la pronuncia del massimo organo giurisprudenziale, anche i tribunali più riottosi dovranno adeguarsi.

Cosa comporta questa contestazione? : per i mutui stipulati precedentemente al 2008, e che non siano stati estinti da più di dieci anni (sono esclusi quindi i mutui estinti prima del gennaio 2014), è possibile continuare a chiedere al Giudice il ricalcolo degli interessi pagati in quei tre anni, interessi che dovranno essere conteggiati ai tassi di legge e non più al tasso convenuto in contratto.

E’ pacifico che le banche mai acconsentiranno ad un rimborso di loro iniziativa o su semplice richiesta da parte del mutuatario, quindi l’unica via è quella giudiziale. C’è tuttavia una valutazione da fare che limita fortemente la platea degli interessati e dei beneficiari di questa potenziale iniziativa. I tassi dei mutui in genere sono limitati, non sono molto elevati e la differenza, e dunque il rimborso dovuto, tra il tasso convenuto nel contratto di mutuo e il tasso di legge potrebbe essere di poca entità e comunque non tale da giustificare un giudizio civile che, come è noto, comporta dei costi anche importanti, dovendo coinvolgere un consulente tecnico, un consulente legale e le spese di giustizia.

E’ necessario dunque, al fine di valutare la opportunità di ricorrere in giudizio, affidarsi ad un consulente tecnico che valuti quale potrebbe essere il vantaggio finanziario concreto, caso per caso, senza imbarcarsi in avventure giudiziarie imprevedibili e non vantaggiose.

Il sito clinicafinanziaria.it, che ha come scopo principale la diffusione della conoscenza nei rapporti bancari, esegue gratuitamente le valutazioni di opportunità, offrendo un sevizio tecnico in grado di stabilire il rimborso degli interessi che spetterebbe ai mutuatari sulla base di quanto statuito dalla Cassazione. Grosso modo la platea interessata sarebbe quella che negli anni 2005/2008 aveva un mutuo ipotecario a tasso variabile, parametrato all’euribor, con un debito residuo almeno superiore ai 30.000,00 euro.

  


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