Il contratto di Leasing è uno di quei prodotti di finanziamento per i quali è molto facile che il prenditore non ne conosca adeguatamente i costi reali, lasciando campo libero alla società finanziatrice

Il contratto di Leasing è uno di quei prodotti di finanziamento per i quali è molto facile che il prenditore non ne conosca adeguatamente i costi reali, lasciando campo libero alla società finanziatrice

Si ha come l’impressione , per chi studia per professione quotidianamente i rapporti bancari, che il sistema , non soddisfatto degli introiti finanziari e dei ricavi per commissioni variamente denominate, recupero spese, meccanismo delle valute, oltre che ovviamente per i veri e propri interessi, ricerchi meccanismi e sofismi con il fine di amplificare il più possibile questi ricavi, anche raggirando o quanto meno applicando surrettiziamente meccanismi che raggirino, nel senso proprio di girargli attorno, le tutele che l’ordinamento ha strutturato a difesa degli utenti bancari. Gli utenti bancari, limitatamente ai prenditori di finanziamenti, sono palesemente i contraenti deboli nel rapporto contrattuale con le banche: tutti svolgono altre attività, sono consumatori, dipendenti, pensionati, artigiani, professionisti, piccole e medie aziende, nessuno di essi ha un corredo informativo adeguato nè la struttura che possa consentire di addentrarsi nei meandri dei costi dei finanziamenti e difendersi dalle illegittime ed eccessive pretese di chi presta il denaro facendoselo, pur giustamente, pagare. L’asimmetria informativa, tra chi le cose di finanza  le sa e chi le cose di finanza  non le sa è pesantissima e dispiega i suoi effetti deleteri nelle tasche di questi ultimi.

Negli ultimi 25 anni si assiste ad una lotta impari, tra chi è vessato dai costi dei finanziamenti e chi con arroganza ne approfitta e si fa pagare più di quanto dovuto e giusto: nemmeno l’intervento della magistratura riesce a erigere un muro protettivo a difesa della categoria dei clienti che prendono il denaro a prestito.

Uno dei prodotti finanziari in cui è più accentuato questo   è il Leasing (oltre al mutuo su cui mi sono più volte soffermato). In questa forma di finanziamento, molto utilizzata per l’acquisto di attrezzature, macchinari ed anche immobili commerciali, la mistificazione sta nel fatto che il tasso di interesse con il quale si calcolano gli interessi sui canoni (rate mensili) risulta essere in contratto più basso di quello che in realtà viene applicato.  In questo prodotto, se possibile più che in altri l’asimmetria informativa tra le parti è molto più accentuata, trattandosi di approfondire meccanismi di calcolo e formule algebriche, nonché di gestire una normativa come al solito poco trasparente tra codice civile e normativa di riferimento provvedimenti Banca d’Italia e raccomandazioni di Assilea, l’associazione di categoria degli istituti finanziari che erogano il leasing.

Gli interventi dei Tribunali sui contratti di leasing è molto scarsa: d’altra parte è una materia molto ostica anche per i Giudici. Peraltro molto spesso i professionisti che assistono le imprese per difenderli dai comportamenti vessatori delle società di leasing affrontano la materia in modo disfunzionale e opaco, sì da costringere poi i Giudici a lasciare le aziende insoddisfatte e prive di tutela.

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