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Ad un mese di distanza dalla Sentenza della Cassazione a Sezioni Unite sui mutui a rimborso graduale

Il mondo del diritto bancario non ha ancora avuto modo di assestarsi dopo la sentenza sui mutui della Cassazione, diviso tra che la definisce un nulla di fatto e chi ne ravvisa solo gli aspetti più vicini al ceto bancario. Clinica finanziaria intanto si sta spendendo nei tribunali per convincere i Giudici a non nascondersi dietro una sentenza che invece lascia aperto il contenzioso 

Cosa è accaduto dopo la sentenza 15130/24 della Cassazione a Sezioni Unite sui mutui?

La stampa economica se ne è occupata con un paio di articoli nei quali non si coglieva nel segno, limitandosi a confermare superficialmente la validità dello schema contrattuale dei mutui. Il dott. Roberto Marcelli, il precursore delle contestazioni alla vessatorietà delle clausole dei mutui, per ora è in silenzio, non ha ancora commentato la sentenza, ma ha organizzato in streaming un convegno con AssoCtu per il 12 luglio nel quale certamente esprimerà le sue opinioni e non mancherà di dare indicazioni anche operative.

Clinicafinanziaria.it, dopo l’articolo sul sito dello scorso 8 giugno, si sta concentrando a seguire i giudizi civili in corso sui mutui, dove svolge la consulenza di parte, fornendo agli avvocati queste semplici indicazioni:

  • La sentenza della Cassazione si occupa esclusivamente dei mutui a tasso fisso con piano di ammortamento allegato, laddove, salvo ricorsi alla corte di Giustizia Europea, esiste purtroppo un giudicato importante in tema di indeterminabilità della clausola degli interessi, dal quale difficilmente i giudici si discosteranno.
  • Per gli stessi mutui a tasso fisso, tuttavia, la Cassazione ha deciso altresì che nel piano di ammortamento alla francese non c’è anatocismo: ma questo non era in discussione: In questi casi cercheremo di convincere il giudice che la Cassazione ha detto chiaramente che quando il mutuatario ha dato prova della presenza di anatocismo, vietato dell’ordinamento, negli interessi dei mutui ( non nel piano di ammortamento,  il Giudice deve aver cura di eseguire una adeguata istruttoria contabile per verificare la fondatezza delle eccezioni. Per la verità già un Giudice del Tribunale di Potenza, in una udienza lo scorso 18 giugno, ha accolto la richiesta dell’avvocato e disposto la Ctu per vedere se negli interessi del mutuo si annida anatocismo.
  • Per i mutui a tasso variabile, invece, fuori dal perimetro dei principi di diritto espressi dalla Cassazione, permane sia l’eccezione di anatocismo e sia quella di indeterminabilità delle modalità di calcolo degli interessi: il Giudice, se attento ai principi dell’ordinamento, non si potrà nascondere acriticamente dietro la decisione delle Sezioni Unite.

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