Sulle principali testate giornalistiche nazionali in questi giorni è presente il tema del “caro mutui” (il forte aumento subito dalle rate dei mutui a causa del repentino rialzo dei tassi di interesse) con le relative proposte di soluzioni per venire incontro alle difficoltà di pagamento di quelle rate.
Le soluzioni sono riepilogate nella prima pagina del quotidiano “il Sole 24 ore” del 18/07, a cura della giornalista Laura Serafini, non dopo aver premesso che “tutto il sistema bancario sta immaginando di aiutare le famiglie”.
Si intende in questa sede commentare la prima delle soluzioni che l’Abi, l’associazione delle banche, sta “immaginando” per allestire la “cura salva rate” per le famiglie e le imprese. Si legge che “L’intervento più significativo riguarda la possibilità di bloccare l’importo della rata a tasso variabile… allungando la durata temporale del mutuo …E’ chiaro che questa operazione comporta un aumento degli oneri per gli interessi …ma se così non fosse neppure questo sollievo potrebbe essere dato ai clienti”. Si sta preparando una grande mistificazione a vantaggio del sistema bancario con la palese illusione di “aiutare” i titolari dei mutui. Il vantaggio di una diminuzione della rata sarebbe pagato a caro prezzo con un aumento del costo degli interessi, come la stessa giornalista ammette. Vi è un altro semplicissimo metodo per abbattere la rata del mutuo senza passare da un aumento dei costi: come molti studiosi stanno sostenendo, aiutati anche da molte sentenze dei Tribunali, sarebbe sufficiente che la banca calcolasse la rata del mutuo con la formula finanziaria del regime semplice, invece di adottare la formula finanziaria dell’interesse composto, per giungere ad una rata più bassa per il mutuatario e ad un minor introito di interessi per le banche, che in questo periodo di aumento dei tassi, hanno fatto già il pieno di utili.
Questa soluzione è avversata dal sistema bancario per “interesse”, non è perorata dal potere politico e dalle associazioni di consumatori ed imprese per semplice “ignoranza” della materia, ma verrà portata avanti con tutte le modeste forze e da tutte le modeste realtà che hanno la volontà di farlo.
Ci sono voluti 15 anni per trovare uno strumento di legge che eliminasse dal conto corrente il tarlo dell’anatocismo, impiegheremo il medesimo tempo per eliminare la mistificazione sui mutui?